Annibale Bergonzoli

Annibale Bergonzoli
Il generale di divisione Annibale Bergonzoli
Soprannome"Barba elettrica"
NascitaCannobio, 1 novembre 1884
MorteCannobio, 31 luglio 1973
Luogo di sepolturacimitero di Cannobio
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Repubblica Italiana
Forza armata Regio Esercito
Esercito italiano
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Anni di servizio1911 - 1947
GradoGenerale di corpo d'armata
GuerreGuerra italo-turca
Prima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
Guerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nordafrica
BattaglieBattaglia di Caporetto
Battaglia del solstizio
Battaglia di Guadalajara
Battaglia di Santander
Battaglia di Bardia
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Modena
Pubblicazionivedi qui
dati tratti da I generali di Mussolini[1]
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Annibale Bergonzoli (Cannobio, 1º novembre 1884Cannobio, 31 luglio 1973) è stato un generale italiano, pluridecorato veterano della guerra italo-turca e della prima guerra mondiale, dove venne decorato con due Medaglie d'argento e una di bronzo al valor militare, e con la Military Cross inglese. Prese poi parte alla guerra d'Etiopia, combattendo nel fronte meridionale al comando della 2ª Brigata Celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro", e quindi nella guerra di Spagna al comando della 4ª Divisione d’assalto "Littorio", distinguendosi particolarmente nel corso della battaglia di Santander, tanto da venire decorato con la Medaglia d'oro al valor militare a vivente e con il titolo di Commendatore dell'Ordine militare di Savoia. All'atto dell'entrata in guerra dell'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, comandava il XXIII Corpo d'armata di stanza in Africa Settentrionale Italiana. Partecipò all'Invasione italiana dell'Egitto, ma la controffensiva inglese, condotta con largo impiego di mezzi corazzati e truppe meccanizzate travolse le truppe italiane, costringendole dapprima a ritornare sulle posizioni di partenza e poi ad evacuare la Cirenaica. Caduto prigioniero il 7 febbraio 1941 a Beda Fomm, fu internato a Yol, in India, e poi trasferito negli USA dapprima a Monticello, Arkansas, e poi a Hereford, Texas. Dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943 con gli anglo-americani rifiutò qualsiasi forma di collaborazione, e per questo fatto venne punito con l’internamento nel reparto psichiatrico dell'ospedale militare di Long Island, New York, per circa due anni e mezzo, rientrando in Italia nel marzo 1946. Reintegrato brevemente in servizio, fu promosso generale di corpo d'armata nel 1947 e quindi congedato definitivamente.

  1. ^ Giovanni Cecini, I generali di Mussolini, Newton & Compton Editori, Roma, 2016.

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